L’esclusione di una società storica come Siena, dal campionato di A2 maschile, si aggiunge alla scomparsa di Napoli da quello di A1 femminile.
Due città importanti e due piazze storiche del basket perdono i loro sodalizi cestistici, i tifosi perdono i loro beniamini e, soprattutto, gli atleti che realizzano lo spettacolo sul parquet perdono il lavoro o sono costretti a subire ritardi nei pagamenti, disagi e trasferimenti.
La misura è colma!
La GIBA, come ogni stagione, è impegnata settimana dopo settimana a visitare le squadre e parlare con giocatrici e giocatori. Questo permette all’associazione di avere chiara ogni situazione. Per questo da diversi mesi abbiamo protestato e diffuso pubblicamente la nostra posizione sulle situazioni di Napoli e di Siena.
Noi continuiamo a girare l’Italia del basket, ad essere vicini a giocatrici e giocatori non pagati, a riunirci con federazione e leghe per chiedere controlli sempre più stringenti circa le regole da rispettare.
Noi continuiamo a fare il nostro lavoro, per il quale la base degli atleti ci ha delegato, ma non abbiamo il compito né il potere di cambiare le regole.
Nonostante ciò, continueremo a batterci, denunciare, far sentire alta la nostra voce, perché casi come quelli di Napoli e Siena non abbiano più a ripetersi.
Il rischio è che il basket sia trattato sui mass media per motivi negativi e non per i tanti positivi. E questo, nell’anno del Mondiale in Cina, è un peccato mortale che il movimento, unito, deve evitare.
Bisogna cambiare le regole, aumentando le fidejussioni e rinforzando i controlli a inizio stagione. Ne siamo convinti e continueremo a ripeterlo.
La GIBA, attraverso il Presidente, il Vice Presidente e il Direttivo, continuerà a battersi affinché questo sia l’ultimo campionato in cui piangere due squadre a tornei in corso.
GIBA – Giocatori Italiani Basket Associati