Basket Magazine è in edicola con il numero di gennaio.
Tanti i temi di grande interesse, gli approfondimenti e le interviste.
All’interno, anche un articolo del Presidente della GIBA, Alessandro Marzoli. Eccolo di seguito.
Spazio GIBA
IL RUOLO DEGLI ATLETI NEL NUOVO CONSIGLIO FEDERALE
Nel nuovo Consiglio Federale della Federazione Italiana Pallacanestro sono stati eletti, in rappresentanza di giocatrici e giocatori, Giacomo Galanda per i professionisti, Alessandro Abbio per i dilettanti e Mara Invernizzi per le donne. Come GIBA pensiamo che il primo fatto positivo è che sono tutti e tre atleti. Parlando del movimento maschile, Galanda e Abbio non hanno bisogno di presentazioni: conoscono il campo e sono autorevoli nei confronti dei giocatori. Per questo insieme a Mario Boni abbiamo chiesto la loro disponibilità e li abbiamo sostenuti con tutte le nostre energie. Siamo certi che potranno essere motore propulsore di idee e proposte, seguendo linee e indicazioni del nostro Consiglio Direttivo e di tutti i nostri associati. “Gek” e “Picchio” rappresentano tutti, a prescindere dal fatto che siano stati eletti in quota professionisti o dilettanti. Per quanto riguarda le donne, la GIBA è consapevole del moltissimo lavoro da fare. Il nostro punto di riferimento è Raffaella Masciadri, che da anni si impegna per migliorare le condizioni del basket femminile. Con lei, le atlete della Nazionale e altre associate – da Alice Richter a Martina Fassina, fino ad Imma Gentile – stiamo creando un movimento che cresce in risultati e partecipazione e che ora aspetta risposte sulle tutele. Per questo ci confronteremo con Mara Invernizzi per raggiungere presto insieme risultati concreti. Siamo determinati e fiduciosi che i miglioramenti possano venire e che saremo ascoltati: il nostro primo garante è il Presidente Petrucci. Per quanto riguarda la Serie A, non si può parlare solo della eleggibilità. Prima di ripensare la formula, come chiede la Lega, sono altri gli aspetti da considerare: da come rafforzare i settori giovanili a come avere un contratto di immagine standard valido per tutti, italiani e stranieri. La nostra posizione è quella già espressa dal capitano Gigi Datome e da altri Azzurri come De Nicolao, Della Valle, Aradori, Poeta e, da ultimo, Gallinari. Con la nuova D-League statunitense, che si accinge a prevedere contratti minimi più alti, rischiamo di ritrovarci un campionato pieno zeppo di USA di terza fascia. Per ora, quindi, è indispensabile mantenere quote fisse obbligatorie e premialità per chi fa giocare i formati. Siamo poi disponibili a verificare le proposte di modifiche alla Legge 91, a condizione che non si diminuiscano le tutele per gli atleti. In Serie A2, grazie ai controlli Comtec, fidejussioni più alte e liberatorie le cose vanno molto meglio. Resta l’urgente esigenza di trovare, insieme a LNP e FIP, un modo per permettere agli atleti di A2 di avere un piccolo fondo personale per il fine carriera. Le Serie B e C devono essere i campionati dove crescono i giovani e vorremmo fossero solo per i formati, senza stranieri nei campionati regionali. Per quanto riguarda la Serie A Femminile, in tempi brevi vorremmo ottenere un’assicurazione obbligatoria, una convenzione e un contratto standard per la A1 e formule a tutela della maternità. Per quanto riguarda la partecipazione chiediamo un maggior coinvolgimento degli atleti nelle scelte, per questo le votazioni dei delegati atleti potrebbero essere riviste, magari prevedendo voti ponderati e la possibilità di votare online. La GIBA è sempre a disposizione per idee, confronto e lavoro su temi concreti, per migliorare la nostra pallacanestro su ogni fronte. Auguri di buon lavoro al Presidente Petrucci, al Vice Presidente Laguardia e a tutti i nuovi consiglieri federali, c’è tanto lavoro che li aspetta!
Alessandro Marzoli
GIBA – Giocatori Italiani Basket Associati