Articolo pubblicato sul MESSAGGERO Abruzzo venerdì 3 febbraio 2017.
Gianluca Di Carmine è uno dei pilastri della We’re Basket Ortona, squadra che milita nel Girone D della Serie B.
Dopo 18 gare, segna 13,4 punti (secondo di squadra dietro il fromboliere Fabrizio Gialloreto) e cattura 9,3 rimbalzi (primo della squadra) di media.
Classe 1986, il 2 metri originario di Penne ha giocato nella sua città, girando poi l’Abruzzo cestistico e facendo tappa a L’Aquila, Pescara e Vasto. Oltre a vincere campionati, come a Pescara (dalla C alla B), Di Carmine ha pure trovato il tempo per laurearsi in Ingegneria Ambientale e oggi si divide fra campo e studio professionale.
La sua giornata non è semplice: da Penne a Ortona per gli allenamenti ripassando per Montesilvano, dove lavora e può gestirsi l’incarico di elaborare progetti grazie agli orari flessibili che il suo titolare gli concede.
Di Carmine è una sorta di simbolo per il basket cadetto, vista la sua poliedricità che gli consente non solo di giocare nei due ruoli di ala e sotto canestro, ma persino di portare palla, come sperimentato ai tempi del Pescara con coach Vidak Razic.
Il laureato del basket si schermisce e parla dell’importanza di praticare sport, soprattutto per i più piccoli, perché fra i valori più importanti c’è il sacrificio, che a 30 anni gli detta ancora la linea permettendogli di essere un ottimo giocatore delle minors e un bravo ingegnere.
Con la crisi economica e i rimborsi sempre più magri, quello di Gianluca Di Carmine, che invita i giovani a sacrificarsi conciliando studio e sport, è senz’altro un importante esempio da seguire.
Gianluca Di Carmine, della We’re Basket Ortona.
[Basketinside.com/Luca Berdini]
GIBA – Giocatori Italiani Basket Associati