Ho già scritto in questo blog i miei auguri di buon lavoro alla presidentessa della nuova LNP, Graziella Bagaglio, moglie del mio amico e proprietario del Basket Brescia Leonessa, Matteo Bonetti.
Adesso mi tocca scrivere per lamentarmi delle difficoltà che noi della GIBA stiamo ottenendo per farci ascoltare.
Eppure siamo il sindacato dei giocatori, l’associazione che rappresenta gli atleti. E gli atleti sono i lavoratori della lega. Com’è possibile essere “rimbalzati” più volte? Quale rispetto c’è in questo comportamento nei confronti di chi lavora?
Noi chiediamo da giorni un colloquio con i vertici della lega per parlare di alcuni aspetti molto importanti relativi ai diritti e ai doveri dei giocatori. Sono argomenti che è giusto trattare con buon anticipo, rispetto alla ripartenza dei campionati.
Se vogliamo una nuova Italia, più celere, competente, meno vittima della burocrazia, dobbiamo agire a tutti i livelli per migliorare. Anche nel mondo del basket.
E allora aboliamo tecniche dilatorie e comportamenti “all’italiana” intesi nel peggiore dei modi. Non difendiamo “a zona” le nostre piccole fette di privilegio. Prendiamoci – tutti – la responsabilità personale e affrontiamo, dialogando, le questioni che sono importanti per tutte quelle persone che al basket danno la loro vita lavorativa e chiedono soltanto di essere trattati con dignità.
Parliamone con anticipo, proviamo a fare una cosa pianificata, discussa, riveduta e condivisa. Proviamo a non fare sempre che debba finire a “tarallucci e vino”.
Facciamo che dell’Italia vengano fuori, una volta tanto, genio e creatività. E non i peggiori vizi come l’inciucio perenne per non decidere mai.
Nuova LNP, bussano alla porta… sono i giocatori che chiedono di essere ascoltati tramite i loro rappresentanti. Ce la fate, in tempi brevi, a darci questo benedetto appuntamento?
Mario Boni