Ieri, sul quotidiano “La Gazzetta dello Sport” è stato pubblicato un importante approfondimento di politica sportiva, intitolato “Rivoluzione Rosa”.
Nelle due pagine si parla della “svolta rosa” impressa dal Coni, visto che dalle prossime elezioni almeno un terzo dei consiglieri federali dovrà essere composto da donne.
Nell’ambito del lavoro firmato dal giornalista Valerio Piccioni, c’è l’intervista a Raffaella Masciadri, che guida la Commissione Atleti in seno al Coni oltre a essere componente del Direttivo della GIBA.
Proponiamo, di seguito, l’articolo che riguarda Raffaella Masciadri.
Commissione Atleti
MASCIADRI: «GLI UOMINI SONO ATTENTI AL CAVILLO. NOI SIAMO PIÙ CONCRETE»
In effetti c’è un’altra presidente donna dello sport italiano. Raffaella Masciadri, 37 anni, capitano della nazionale di basket, guida la commissione atleti.
«Vivo il mio ruolo molto tranquillamente. Sarà che al nostro interno ci sono tante ragazze, ma anche il rapporto con gli uomini è ottimo».
Però lo sport italiano è diretto sempre da uomini.
«Ma io ho sempre pronti i gomiti affilati… Lo sport te lo insegna: donna o uomo, ti devi far rispettare. Comunque le cose stanno cambiando. Malagò è molto attento al discorso, la scelta della Sensini vice lo dice. Ma il problema esiste, come esiste la necessità di un ringiovanimento della classe dirigente».
In che cosa è diversa una donna dall’uomo dirigente?
«Spesso gli uomini sono attenti al vincolo, al cavillo. Noi siamo più pratiche, andiamo più alla concretezza delle cose».
GIBA – Giocatori Italiani Basket Associati