Mercoledì 19 novembre 2014, sulla Gazzetta dello Sport, a firma Vincenzo Di Schiavi, è uscita un’intervista a Luca Vitali, giocatore in Serie A con il Cremona, intitolata: Vitali e la Cremona autarchica «Si vince anche con gli italiani» .
Di seguito, riportiamo un frammento dell’intervista.
Vitali, perché siete lassù?
«Cremona ha fatto un discorso diverso. Innanzitutto ha ristrutturato la società, poi ha confermato un allenatore esperto come Pancotto e ha impostato la campagna acquisti prima sul profilo umano che sulla scheda tecnica del giocatore. Inoltre ha volutamente puntato su un nutrito gruppo di italiani con due elementi esperti come il sottoscritto e Cusin e un drappello di giovani bravi, disponibili e affamati nel quale inserisco anche gli stranieri. Il diktat è: la parte per il tutto, il gruppo davanti al singolo. Oggi trovi di rado un ambiente dove si parla lo stesso linguaggio e se c’è un problema tutti si prodigano invece di puntare il dito sul compagno».
Gazzotti, Campani, Mian e Mei stanno rispondendo nel modo giusto.
«La società è stata coraggiosa a puntare su di loro. Escludendo Campani, Mian lo conoscevano in pochi, Gazzotti forse solo io perché giocava con mio fratello. Di certo hanno avuto la fortuna di trovare un allenatore come Pancotto e un sistema di gioco che li valorizza: siamo l’unico club che usa 6 italiani e 4 stranieri. Ripeto, Cremona ha sposato un progetto differente rispetto al solito».
A chi dice che con gli italiani non si vince, cosa risponde?
«Luoghi comuni, boiate che sento dire da dieci anni a questa parte. Reggio Emilia ha puntato sugli italiani ed è in testa al campionato, noi siamo protagonisti di un ottimo avvio di stagione».
GIBA – Giocatori Italiani Basket Associati