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Di seguito, l’articolo del Presidente della GIBA, Alessandro Marzoli.
Spazio GIBA
INDISPENSABILE UN “PATTO NAZIONALE” PER GLI ATLETI ITALIANI
Varese, domenica 25 ottobre 2014. I padroni di casa ospitano Reggio Emilia, che parte schierando in quintetto Federico Mussini, Andrea Cinciarini, Achille Polonara e Riccardo Cervi. Poi, dalla panchina entra Amedeo Della Valle, che risulterà il protagonista assoluto della serata. I 5 giovani ragazzi italiani fanno l’impresa, espugnando il palasport Lino Oldrini dopo addirittura 3 tempi supplementari. Al termine, Cinciarini ha giocato 47 minuti, Della Valle, Mussini e Polonara 43, Cervi 25. Un delirio tricolore, insomma, all’interno della squadra della Città del Tricolore. Si tratta di una di quelle giornate tanto potenti a livello mediatico quanto rare, ma noi della GIBA vogliamo partire da quella immagine di italiani “in prima linea” per ribadire, per tutto il basket nazionale, la necessità di programmare un percorso di investimento sui settori giovanili che porti alla crescita del movimento. Noi siamo l’Associazione dei Giocatori e quindi non abbiamo il potere di scrivere le regole, ma possiamo – come facciamo da anni – svolgere una funzione di stimolo, proposta e critica costruttiva verso la Federazione e le Leghe, affinché si possa arrivare ad una sorta di “patto nazionale”che abbia quali punti di arrivo: far giocare e quindi crescere più giocatori italiani; abbassare i costi per i club nel medio e lungo termine; essere competitivi con la nostra Nazionale. Brava Reggio Emilia, che oggi è un esempio virtuoso. Siamo certi che se i club, nel breve termine, riusciranno a risparmiare attingendo al serbatoio di giocatori italiani, cadrà anche l’ultimo tabù che blocca questo sviluppo, quello dei costi eccessivi per i giocatori. A quel punto ci sarà soltanto la necessità di avere più coraggio da parte di società, dirigenti e allenatori. La GIBA vuole promuovere il tavolo di confronto per scrivere un “patto nazionale”, a condizione però che non sia una passerella né un luogo in cui esercitare la dialettica. Noi proponiamo un tavolo sul quale lavorare, confrontarsi, scontrarsi se necessario, e finalmente produrre risultati concreti. Da mesi diciamo che i giocatori italiani sono i più penalizzati in Europa, con riferimento ai singoli campionati nazionali. Abbiamo fatto numerosi esempi di quali possono essere le strade possibili: dalle limitazioni agli incentivi. Adesso ci aspettiamo che Federazione e Lega parlino con noi, al fine di lavorare insieme per il basket del futuro. Un basket che sia sempre più attrattivo per il pubblico, rigoroso nei bilanci ed emozionante in campo. Se anche voi volete dire la vostra su come dare più spazio ai giocatori italiani in Serie A, votate il sondaggio che trovate su www.giba.it.
Alessandro Marzoli
GIBA – Giocatori Italiani Basket Associati