È uscito il numero 12 di Basket Magazine, in vendita nelle edicole oppure scaricabile a 0,89 Euro, previa registrazione all’edicola digitale con nome e indirizzo di posta elettronica.
All’interno un’intervista a Simone Pianigiani, il ricordo dell’impresa compiuta da Myers 20 anni fa, la storia di copertina dedicata a Luca Vitali, il poster di Mays e tantissimi altri contenuti…
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Di seguito, l’articolo del Presidente della GIBA, Alessandro Marzoli.
Spazio GIBA
IN DUE ANNI IL 25% IN PIU’ DI ASSOCIATI
E UNA PARTECIPAZIONE CONTINUA
La GIBA continua nel suo processo di crescita. A due anni dalla nomina della nuova governance che mi onoro di rappresentare come Presidente, non possiamo che essere molto soddisfatti di come i giocatori e le giocatrici stiano rispondendo ai nostri stimoli. La nostra parola d’ordine, per dare sostanza al cambiamento al quale i giocatori ci hanno delegato, è stata – fin dal primo giorno – “partecipazione”. Perché partecipazione significa attivarsi per raggiungere più giocatori possibile e renderli protagonisti delle scelte. Partecipazione ha significato attivare questionari, sondaggi, pagine sui social network, comunicando anche in inglese per coinvolgere i giocatori stranieri che lavorano in Italia. Partecipazione significa visitare continuamente le squadre per parlare con i giocatori, senza limitarsi a quelle di Serie A, ma andando anche a trovare i lavoratori di squadre militanti in A2 Gold e Silver, in cadetteria e nella massima serie femminile. Partecipazione significa programmare, per il 2015, riunioni in streaming e video conferenze per innervare sempre di più la GIBA nel tessuto cestistico italiano, capillarizzando la nostra presenza. Insieme al Vice Presidente, Mario Boni, e grazie alla disponibilità e all’aiuto di tutti i membri del direttivo e degli atleti referenti della GIBA per ogni squadra, giriamo l’Italia visitando società e avvenimenti, per aumentare quotidianamente il contatto diretto con gli atleti. Il nostro progetto, fatto di visite, è finalizzato non soltanto all’informazione, ma anche all’ascolto dei problemi direttamente dagli atleti, al fine di avere sempre il polso della situazione. È un lavoro faticoso, ma è l’unico modo possibile per essere sempre “dentro il movimento” e pienamente coscienti di cosa è oggi il basket italiano. Finora, posso affermare che i nostri primi due anni di lavoro hanno portato ad un risultato tanto importante quanto inaspettato: la crescita del 25% delle iscrizioni alla GIBA nella stagione 2014/2015, rispetto alla precedente stagione, nonostante la scomparsa del secondo campionato professionistico italiano. Questo significa poter affermare, con legittima soddisfazione, che oggi la GIBA rappresenta concretamente tutti i lavoratori del basket italiano: sia i professionisti della massima serie sia gli atleti delle altre categorie e le atlete della femminile. In futuro, ci aspettano riunioni del Direttivo in conference call, dirette streaming, questionari, più riunioni toccando sempre di più Sud e Isole e nuovi sondaggi. I giocatori sono la GIBA e quindi incidono direttamente sulle scelte del futuro. A noi il compito di valorizzarne la partecipazione, concretizzando le loro volontà in atti, proposte formali e documenti.
Alessandro Marzoli
GIBA – Giocatori Italiani Basket Associati