Voglio fare il mio personale augurio alla presidentessa della nuova LNP, Graziella Bragaglio.
Moglie del mio amico e proprietario del Basket Brescia Leonessa, Matteo Bonetti, ha davanti a sé un compito difficile, ma stimolante.
Nell’incontro che ho avuto con lei, in compagnia del presidente GIBA Alessandro Marzoli, si è dimostrata sensibile ai problemi dei giocatori e collaborativi, nel trovare soluzioni che aiutino a far crescere la lega e a tutelare i giocatori stessi.
La GIBA è riuscita, in collaborazione con tutte le parti in causa, ad ottenere un traguardo importante.
Le nuove regole – 2 visti per extracomunitari, un assimilato e 7 italiani (3 Under 22 di cui uno evitabile pagando la somma di 5.000 Euro – inquadrate su 32 squadre, permettono ai nostri assistiti di avere un notevole panorama lavorativo.
Certo, c’è ancora molto fare.
Ad esempio, diminuire il Premio NAS per quei giocatori ingaggiati durante la stagione agonistica o, ancora, il numero di Under nelle attuali DNB e DNC.
C’è inoltre da lavorare sulla trasferibilità dei parametri e la riconducibilità dei premi di formazione. Intendo dire che, per tutti quei giocatori il cui parametro è riconducibile a società fallite o morte, la totalità del premio è oggi appannaggio della Federazione. Io trovo la cosa ingiusta e credo che una presa di coscienza da parte della FIP, in un momento di crisi economica come quella che stiamo vivendo, sarebbe necessario e dimostrerebbe la grande capacità di ascolto della federazione, oltre che di effettiva vicinanza al movimento e ai suoi problemi.
Andiamo avanti.
Mario Boni